Buon pomeriggio Gattolettori,
eccoci qui con un altro consiglio del nostro amico Luca. Oggi ci parlerà di un libro scritto da Alec Ross
I furiosi anni venti
di Alec Ross
Le aziende plasmano la nostra vita quotidiana da più di due secoli, nel bene e nel male. Tutto è cominciato con la Rivoluzione industriale: allora gli stati si attrezzarono per fare da contrappeso e controllare l’influenza crescente di aziende e imprenditori, mentre i cittadini potevano scegliere i propri leader. Il patto si è conservato fino a oggi. Negli anni venti questo equilibrio si è rotto. Il mercato viene monopolizzato da poche multinazionali, che diventano sempre più ciclopiche: negli Stati Uniti la linea di confine che separa Walmart, la più grande catena di negozi al dettaglio, dalle sale del Congresso è diventata sottile come un rasoio. Questo fenomeno apparentemente inarrestabile riguarda tutti i Paesi del mondo, anche l’Italia. Che rischia di restare soffocata. È sempre più nell’interesse delle aziende comportarsi come nazioni – e quindi investire in difesa, contratti esteri, data mining e intelligence. E quando i governi si affannano in infinite trattative diplomatiche, rallentati dalla burocrazia e incapaci di prendere decisioni rapide sull’assistenza sanitaria e sul cambiamento climatico, le persone cominciano a guardare proprio alle aziende, che ostentano l’agilità e la potenza necessarie ad affrontare i grandi problemi del nostro tempo. Nei prossimi dieci anni le nostre vite cambieranno. Alec Ross conosce molto bene le persone e le regole che governano le big tech e le grandi multinazionali e impongono la metamorfosi esistenziale, politica ed economica che stiamo attraversando. Da insider, Ross svela le logiche del potere di questi colossi, racconta storie affascinanti e geniali di reazione al loro monopolio e così getta le basi per un nuovo contratto sociale, capace di ascoltare i lavoratori e i cittadini di fronte a una rivoluzione globale senza precedenti. La politica e l’economia del mondo intero sono sempre più governate da poche multinazionali americane e cinesi.
I FURIOSI ANNI VENTI DI ALEC ROSS
Il testo propone una bella e sfaccettata analisi di questi anni che stiamo vivendo. Partendo da temi molto legati all’attualità e alla geopolitica, si toccano diversi argomenti specifici: dalle pensioni alla tecnologia, passando dalla finanza fino ad arrivare ai rapporti di forza tra popoli.
Nell’analizzare l’oggi, nel libro si cerca di capire, per ogni tema, quale modello (o quale mix di modelli) può essere implementato per il futuro. Questo esercizio risulta molto interessante, ma al contempo un pò deprimente in quanto spesso si ha la sensazione che le scelte non seguano sempre la lucida razionalità guidata dal bene comune che mette in campo l’autore.
Da sottolineare che l’autore americano vive in Italia dove collabora in particolare con l’università di Bologna. La sua vista ha quindi un “occhio di riguardo” per il nostro bel paese, fatto che contribuisce a rendere godibile il libro che non propone mai la sola visione americana ma sempre anche quella Europea e spesso anche altre (paesi in via di sviluppo, paesi orientali).
Perchè dovrei leggerlo?
E’ scritto molto bene, ed è sicuramente molto attuale. L’autore ha l'invidiabile pregio di riuscire a fare un passo indietro, staccarsi dall’oggi e mettere in prospettiva gli eventi
Perchè non dovrei leggerlo?
La sensazione è che metta davanti a scenari di “o tutto o niente” dove se l’umanità (o il singolo paese) fa la cosa giusta, avrà un futuro prospero ma se non farà quella specifica scelta il risultato sarà molto negativo.
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