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RECENSIONI AUTORI EMERGENTI: ABBI CURA DEL TU INFINITO DI STEFANO COLUCCI

Buongiorno Gattolettori,
come tutti i giovedì eccoci qui con un altro appuntamento con le recensioni della nostra Simon che oggi ci propone una lettura di Stefano Colucci


Abbi cura del tuo infinito
di Stefano Colucci


Genere:
Narrativa
Prezzo:
€ 14,00 (ebook 5,00)
Editore:
Wonderlart
Pagine: 150
Pubblicazione:
18 marzo 2022

“Abbi cura del tuo infinito” è un libro di poesie, incantesimi, amuleti, antidoti e miracoli. Una forma di lotta e di difesa allo stesso tempo contro il buio interiore, un libro affollato di ritmi che spingono nella danza della vita, una raccolta di balli e canti.

Questo libro si potrebbe quasi definire antropologico nel suo continuo guardarsi dentro e guardarsi attorno. La raccolta è divisa in quattro sezioni tematiche - una per ogni fase della Luna, richiamando così i quattro tipi di magia bianca: Novilunio (incantesimi per rinascere), Luna Crescente (rituali d'amore), Plenilunio (incantesimi per guarire) e Luna Calante (magia contro l'oscurità).

È un libro dove tutto si mescola, si annullano i confini, si strappano i calendari, gli orologi impazziscono. Gli amori si inseguono di millennio in millennio, di vita in vita, di dimensione in dimensione, prima ancora d'incontrarsi fisicamente, mentre attorno tutta la storia dell'umanità avviene nello stesso momento.

Nella stessa poesia possono coesistere i giganti norreni e la realtà virtuale, Debussy e il reggaeton, i fiori e i vulcani. Ci si orienta cantando come gli aborigeni, si percorre il proprio cammino di Santiago, le canzoni alla radio sono messaggi in codice delle nostre versioni di dimensioni parallele per comunicarci qualcosa di importantissimo, e nel mezzo due anime che si trovano e si stringono fortissimo.

Un libro per guarire, che cerca la salvezza senza trovarla, per questo è una festa, una raccolta di inni a ogni elemento di questo universo per festeggiare il fatto di essere ancora vivi e ancora insieme nonostante tutto. Una festa perpetua, una raccolta di poesie per alzare il volume del cuore, con gli occhi di un bambino come strumenti magici per incantare la realtà. Un libro di incanti e canti, un libro di miracoli realmente accaduti, un libro di mantra, un libro per ballare.

RECENSIONE


"Un pianeta in cui trovarmi,
In cui riconoscermi.
Un pianeta che mi assomigli.
Lo chiamerò
Acqua"

E infatti è un fiume in piena questo libro, che spezza gli argini ma non distrugge, rigenera, disseta, rivitalizza.
Elogio alla natura, all'arte tutta, un'ode all'amore che può farti fare cose che credevi di non poter-saper fare, l'amore che abbatte tutti gli ostacoli, le incapacità, le tristezze.

Amore per la sua donna che diventa sacro, così perfetto che quasi un dubbio insinua. È possibile un amore così? È realtà o amore agognato, donna ideale? In luna crescente, a tratti, si rischia l'essere ripetitivo, talmente parpssistico e ossessivo questo affiato amoroso.
Ma è così quando ci si innaora.

Un invito al cambiamento, all'imprevisto, al "camminare in punta di follia", essere infiniti, terreni e mentali, a strabordare, "a guardare oltre", osare, rischiare:

 

"mettiti fuori posto è lì che accadono magie."

L'autore sonda le infinite possibilità della vita, le innumerevoli diramazioni, tutto quello a cui si potrebbe aspirare, tutto quello che corpo e anima vorrebber fare, ma non si fa, per mancanza di tempo, audacia, coraggio. Si parla di rinnovamento, condivisione, pace, comunione con la natura... temi spesso lontani, adesso, dai pensieri quotidiani di ognuno, pieni di migliaia di impulsi tecnologici. Il bisogno di tornare ad essere umani. Un invito a riprendersi la vita.

 

Da ammirare la quantità di immagini, metafore, similitudini, bellissime poetiche e mai banali. 


A volte divertente:

 

 "Fammi piangere fino a disidratarmi".

 

A volte ironico:

 

"Quando dico che mi manchi ciò che intendo davvero è che dormire senza di te è come sdraiarmi in una tomba e attendere che gli dei a turno mi piscino addosso."

 

Alla fine vedo l'anno di nascita dell'autore, rimango stupita, ammirevole che da un così giovane uomo emerga questo fiume di imput, parole, immagini, ecc., ecc., ecc., ecc., ...
Sembra un uomo che abbia già vissuto due vite.
Forse è per questo:
"Vivete con il mare in tasca e il cielo nelle scarpe".


 




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