Bungiorn gattolettrici e gattolettori, cosa nei pensate dei libri
"difficili"? Quelli che trattano gli argomenti che non vorremmo mai
dover affrontare con le bambine e i bambini... eppure il dolore, la
morte, la sofferenza, la malattia fanno parte della vita.
Quando la malattia riguarda proprio i bambini e le bambine è ancora più
difficile per i genitori trovare le parole giuste per spiegare.
di Emilia Lì Gotti - Elena Lugli - Ilaria Orzali
Anna ama assaporare il passaggio da una stagione alla successiva: la neve che cade sui monti in inverno, i colori sgargianti della natura in primavera… Una mattina, però, inizia a dolerle la testa. La piccola è spaventata, perché non le passa. Mamma e papà la portano dal dottore, che la tranquillizza e le spiega che per guarire dovrà affrontare delle cure. Arriva l’estate, la scuola è chiusa, la città tace e lei è in ospedale: disegna un bellissimo mare, circondata dall’amore di mamma e papà. All’estate segue l’autunno: le foglie cadono e, con loro, i capelli della bambina. Anna però è felice, è stanca ma non ha più dolore. E sente che le ultime due stagioni, per quanto diverse dagli anni passati, sono state importanti e piene d’amore. Con una favola colorata e in versi, scritta in stampatello maiuscolo, la storia di Anna prende vita e corre da stagione a stagione, tra abbracci, fatica, cure e cambiamenti. A ciascun bambino Anna regala la sua speranza. Un libro che nasce per chi voglia raccontare ai più piccoli cosa significhi attraversare una stagione di cura e farlo con fiducia: perdendo i capelli, sì, ma per averne di nuovi e tornare fuori a giocare al primo raggio di sole. Età di lettura: da 5 anni.
Innanzitutto è bene sottolineare che le autrici del libro hanno scelto
di devolvere i proventi derivanti dai diritti d’Autore alla Fondazione Bambino Gesù Onlus per i progetti di ricerca in Neuro-oncologia dell’Ospedale Pediatrico.
Una stagione in più è Una favola colorata e in rima che attraversa le stagioni tra abbracci, fatica, cura e cambiamenti si legge sulla quarta di copertina.
Una favola dal lieto fine, si potrebbe pensare. Hai tutta la vita davanti a te si
legge all' ultima riga. Confesso che all'inizio questa frase mi ha
lasciata perplessa, ho pensato a tuttə quellə bambinə che questa vita
davanti non ce l'hanno. Poi, però, la bacchetta magica di Anna mi ha
illuminata: ho capito che questo finale è proprio per loro. Per chi non
potrà più aprire l'armadio e scoprire cosa riserva la prossima stagione.
E mi sono interrogata: cosa possiamo donare di più prezioso ai bambini e
alle bambine se non la speranza?
P.s.: Anna non ce l'ha fatta, ciononostante la sua favola continua nel cuore di chi l'ha amata.
La sua famiglia è un grande esempio di immensità.
Non ci resta che sostenere la ricerca!
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