Buongiorno Gattolettori,
si ricomincaaaa, gli inquilini del
salotto si sono riposati e ora sono pronti per ripartire. Inizia il
nostro amico Andrea che oggi ci parlerà di un
fantastico libro game ambientato nel basso medioevo e pubblicato dalla casa editrice Aristea.
“Dopo tanta strada, avrai davanti l’uomo che ti porterà in terrasanta”
Il secondo libro della collana “Storia a Bivi” scritto da
Matteo Cresci ci porta nel basso medioevo, alla vigilia della partenza della
flotta di re Riccardo alla volta di Gerusalemme per liberarla dai saraceni.
Noi saremo Cristoforo, un giovane cavaliere in viaggio verso Marsiglia
volenteroso di unirsi all’armata di re Riccardo “Cuor di Leone” per la
riconquista di Gerusalemme, ovviamente il viaggio non sarà privo di pericoli di
ogni genere, sfortune (ma anche fortune), e dovremo prendere decisioni importanti che
determineranno il nostro destino.
Già dal primo paragrafo ci troviamo a fare delle scelte che avranno un peso durante la nostra avventura/lettura. Anche in questo libro la scheda del personaggio è essenziale, avremo 20 punti da dividere tra gli attributi “Forza”, “Carisma” e Coraggio, 20 punti di energia (che sono il nostro massimo), lo spazio per la fiaschetta dell’acqua, quello per l’armamento, 10 posti nella bisaccia, le immancabili note e come da miglior tradizione Aristea, avremo le parole chiave e le stanghette, quest’ultime divise tra “Etica Cavalleresca”, “Rispetto di Riccardo” e “Stanghette”. Per superare una prova si tirano 2 dadi a 6 facce, se il risultato è minore dell’attributo richiesto la prova è superata. Anche se il nostro alter-ego è un cavaliere pronto a metter mano alla spada i combattimenti non saranno preponderanti, ci sono ma non sono il fulcro del libro.
La rigiocabilità del titolo è elevatissima, a seconda delle nostre scelte la storia sarà sempre diversa, non solo l’epilogo ma tutta l’avventura sarà diversa, con una scelta incontreremo persone che altrimenti non incontreremmo mai, oppure luoghi ed oggetti. Si nota molto anche la cura e la ricerca per ricreare l’ambientazione storica.
È pensata anche una funzione di “salvataggio” tramite dei paragrafi contrassegnati da un asterisco.
Cosa aspettate mettere i panni di Cristoforo e a salire in groppa al nostro fido caval…MA DOV’È IL CAVALLO?
PRO:
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