Buongiorno readers,
amanti
dei thriller e di Donato Carrisi a me! Oggi sul blog troverete il mio
parere su L'educazione delle farfalle ma tranquilli, tutto nella norma, come sempre
il genio del male sa come incantare i suoi lettori.
di
La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo.
Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena.
Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre».
Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone.
Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo?
E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre?
Probabilmente è vero, quando si parla di Donato Carrisi non
riesco ad essere obiettiva... E' il mio autore preferito, una mente
diabolica, capace di tenermi incollata ad un libro come nessuno è mai
riuscito a fare.
Con lui sono certa di andare sul sicuro, infatti
fino ad oggi non mi ha mai delusa e anche se questo libro si discossa
fortemente dai precedenti, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
L'educazione delle farfalle infatti è un libro in cui si vive il peggior incubo di un genitore, in questo caso una madre... sopravvivere a tua figlia o meglio non sapere se sia realmente morta o no.
Proprio
per questo, a mio avviso la storia, ha mostrato un "modus operandi"
molto diverso dai precedenti e più che la voracità di scoprire il solito assassino, mi sono imbattuta in uno stato di ansia pazzesco.
Sarà perché la figlia scomparsa si chiama come mia figlia, Aurora, o perché magari sono mamma solo da pochi anni, non ve lo so spiegare ma di certo Donato Carrisi ha saputo rendermi la protagonista, Serena, vera.
Nonostante quindi non si ha a che fare con libri come Il Suggeritore, La ragazza nella nebbia o Il gioco del Suggeritore,
Donato Carrisi ancora una volta ha dato vita ad una storia pazzesca, particolare e innovativa. Diventare improvvisamente madre, non riuscire ad accettare del tutto questo nuovo essere, andare avanti, come se niente fosse cambiato nella propria vita e accorgersi solo dopo averla persa, che quella persona al tuo fianco, fino a quel momento poco valorizzata, in realtà era il tuo tutto. Questo è quello che accade in una notte a Serena quando per telefono le dicono che lo chalet in cui sua figlia stava trascorrendo le vacanze invernali è andato a fuoco. La tranquillizzano, ma Serena sa che qualcosa è andato storto. Da quella notte, la vita Di Serena cambierà completamente, lei infatti, dovrà fare i conti con i suoi demoni.
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