Eccomi nuovamente qui readers,
è
arrivato infatti il momento della Rubrica dedicata ai nostri autori,
Pagina 69. Oggi sul Blog abbiamo come ospite Roberta De Tomi e il suo libro: L’angelo caduto di Feerilandia
Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
ROBERTA DE TOMI
Prezzo: € 15,10
Pagine: -
Pubblicazione: 8 Marzo 2024
Nella città di Mont Ivory stanno accadendo strani eventi.
Dana non è più la ragazza piena di entusiasmo che tutti conoscono, qualcosa in lei si è spento. Le amiche di sempre, l’alternativa Vanessa e la talentuosa pianista Morgan, indagano ma trovano un muro. Nel frattempo, nel regno parallelo di Feerilandia, è allerta. Ariel, l’Angelo-Farfalla che duemila anni prima distrusse Atlantide, regno intermedio posto tra Terra e Feerilandia, si sta risvegliando. Strani fenomeni cominciano ad accadere, insieme a delle strane morti. È tempo di combattere e di affrontare le verità su se stessi, il mondo intero, le persone a cui vogliamo bene.
Dana sarà pronta ad affrontare il suo destino?
Faccia di luna piena. Come la supereroina dei suoi cinque anni.
Nera, come i colori del corpo, dei vestiti, degli
accessori.
I capelli raccolti in due trecce dai riflessi blu. Le piccole mani avvolte
dall’organza dei guanti tagliati alle dita. Intorno a ciascuno dei polsi, un
bracciale di pelle nera adornato da una serie di bottoncini metallici. Mancava
soltanto l’anellino argentato alle labbra – il naso era banale - ma Mommy era
chiara: nessun piercing fino ai quindici anni. Già i bracciali erano stati una
concessione strappata a suon di «Daiii!». Di tatuaggi se ne sarebbe parlato
nell’anno del mai.
«Vanessa, per l’ennesima volta, ti sganci dalla Wii? Io e tuo padre ti dobbiamo
parlare!»
La voce di mamma sembrava provenire da Feerilandia. Il paese delle fate non era
mai stato così vicino.
Abbassò la mano. Con lei si spostò anche il cd sospeso sopra al cuscino a forma
di nuvola.
«Arrivo» rispose, con voce meccanica.
L’inchiostro nello sguardo nero si ritirò, dando spazio al bianco delle sclere.
Si raggrumò all’interno della pupilla, stretta, sempre più stretta, fino a
quando non si ridusse a un punto leggermente più scuro rispetto all’iride.
Vanessa fissò il poster appeso alla parete di fronte, accanto alla finestra.
Sailor Moon troneggiava, vestita alla marinara, con il pollice e l’indice
posati sulla fronte, a formare una V. Dietro la bionda eroina, le altre
guerriere svettavano su colonne greche spezzate.
Si avvicinò al letto. Sulla coperta color cioccolato risaltò la superficie
lucida del cd.
«Non ricordavo di averlo appoggiato qui» commentò, infilandolo nell’indice
della mano sinistra.
«Vanessa?»
Una voce alle spalle, simile a un fruscio, attirò la sua attenzione. Vide
un’ombra proiettata oltre il davanzale.
Sentì di nuovo il suo nome, questa volta sussurrato, seguito dal movimento
delle tende su cui si stagliavano le ombre dei lampioni.
La ragazzina girò il dischetto intorno al dito. Il tempo di vedere le crepe
allungarsi sulla superficie: in una manciata di secondi, si sbriciolò.
«Ben risvegliata, Darkenia.»
Si avvicinò alla finestra. Le tende ondeggiavano, coprendo la visuale
dell’esterno.
«Chi sei?»
La voce si sciolse nell’interrogazione, in un tremito. Dopo alcuni attimi di
titubanza, scostò il drappo in dévoré. Una mano le tappò la bocca.
La creatura sporgeva dalla finestra, a testa in giù, come Spider-Man.
Due orecchie appuntite. Canini affilati. Una manciata di vibrisse sulle guance
paffute. Un corpo femminile ricoperto da un mantello tigrato grigio con
sfumature dorate. Occhi inespressivi con pupille gialle ridotte a esili spilli,
fissi su di lei.
Nessuna maschera o costume da supereroe e l’aspetto di un villain uscito da qualche
horror di serie B.
«Chi sei?»
Lo ripeté, questa volta con voce ferma. Le bambine con il buio dentro non
avevano mai paura.
L’essere si lasciò dondolare, continuando a fissarla. A un tratto, la pupilla
si allargò, un soffio uscì dalle labbra, seguito da parole gutturali.
«Non importa chi sono io. Importa chi sei tu. Piccola Darkenia, coltiva la
notte e sarai salvata dal tuo destino.»
«Che cavolo… di che destino stai parlando?»
La zampa troncò ogni speranza di risposta. Calò, velocissima, con gli artigli
spianati contro di lei.
Vanessa si parò con le mani, prima che potesse ferirla al volto. Dai palmi
spalancati, rivolti all’esterno, si produsse una bolla argentata diretta alla
creatura, che si sollevò facendo leva sul bacino. La bolla le sfiorò la spalla
strappandole un gemito di dolore. L’odore di bruciato si avvertì, lieve ma
acre.
«Vattene via!» gridò, con tutta la voce che aveva nel piccolo corpo.
Strinse gli occhi e spalancò la mano: uno strale dorato uscito dal palmo,
debellò la coltre di nebbia raccolta intorno al corpo della creatura felina,
come a voler creare un momento di smarrimento. Si rivelarono di nuovo le
facciate dei palazzi, affollati intorno a quello in cui lei abitava.
Il buio restava come una presenza palpitante. Un tappeto inquieto su cui
camminare a passi felpati. Si riversò in lei come una colata liquida e calda,
resa solida dal tocco del suo terreno più intimo.
All’improvviso, si sentì stanca. Arretrò e si lasciò cadere sul letto. Percepì
la voce per l’ultima volta, il commiato prima di addormentarsi.
«A presto, Darkenia.»
Roberta De Tomi, è nata a Mirandola (Modena) nel 1981. Laureata al Dams di Bologna, allieva di Bottega Finzioni nel 2019, dopo aver lavorato nel giornalismo e negli eventi per diversi anni, ha iniziato a occuparsi di scrittura a 360°, lavorando come copy e ghostwriter freelance.
Nel 2012 è curatrice, insieme al poeta modenese Luca Gilioli, dell’antologia lirica solidale La luce oltre le crepe (Bernini). Dal 2014 inizia a pubblicare con alcuni editori indipendenti: tra i titoli commissionati, Come sedurre le donne (HOW2 Edizioni), il retelling Alice nel labirinto (Dae Editore, 2017, secondo premio ex-aequo al Trofeo Cittadella per il miglior romanzo fantasy 2019), da cui è nato il saggio il lingua inglese "Post-Alice: from Wonderland to the Labyrinth, passing through a cultural Looking Glass", inserito nella pubblicazione accademica «Pop-» & «post- Contemporary Routes in English Culture» (Aras Edizioni).
Nel 2022 è co-sceneggiatrice di Ricostruzione. Emilia -Romagna 2012-2022, prodotto da Wildcom Italia e ha pubblicato Alyssa, l’ultima sirenetta (DAE).
Con Delos Digital ha prodotto diversi racconti lunghi/romanzi tra cui Chick Girl- Azalee per Veridiana (2016), Trappola d’ardesia (2020) edito in cartaceo nel 2021 da Sága Edizioni, Abuso d’amore (2022) e Gen-Z. Zombie in una notte di mezza estate (2023).
Di recente, nell’ambito del Concorso letterario nazionale Casa Sanremo Writers 2024 si è piazzata in finale per la sezione serie tv e ha ricevuto il premio speciale della giuria composta dai detenuti dell’Icatt di Eboli, per l’inedito “L’ultimo falafel” nella sezione racconti brevi; il 7 ottobre 2023 ha ricevuto a Pergola, il “Premio Adriatico – Un mare che unisce”, in rappresentanza dell’Emilia Romagna, per la sezione narrativa edita e poche settimane prima, il “Premio Giovane Talento” Pellicanolibri (storico marchio editoriale indipendente, creato dal poeta Beppe Costa) a Bisceglie.
Suoi racconti e poesie sono presenti in antologie e in riviste letterarie on e offline.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito?
Qui di seguito i Link di acquisto: LINK
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