Eccomi nuovamente qui readers,
è
arrivato infatti il momento della Rubrica dedicata ai nostri autori,
Pagina 69. Oggi sul Blog abbiamo come ospite Luigi Fabi e il suo libro: Bagliori di Buio
Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
Prezzo: Cartaceo € 17,82
Pagine: 198
Pubblicazione: 20 luglio 2023
Quando Johnny riprese conoscenza, un ampio senso di inquietudine si materializzò dinanzi ai suoi occhi lucidi, mostrandosi ma non ancora svelandosi in tutte le sue forme, fin troppo incoerente per essere preso sul serio.
Ogni pensiero logico venne presto messo a tacere, sopraffatto da una prepotente forma di insensatezza che tuttavia, dava l’idea di non volersi svelare totalmente nell’immediato. Se si trattasse di realtà o semplice allucinazione non gli era ancora dato saperlo, nella sua testa viaggiavano entrambe sulla stessa lunghezza d’onda, immerse in un silenzio agghiacciante che gli martellava le tempie. Nell’aria rarefatta risuonava il ripetersi estenuante di una percezione nefasta, attimi interminabili dei quali avrebbe preferito di gran lunga fare a meno. Non voleva essere lì, in qualsiasi altro maledetto luogo sì ma, per carità, non lì. Povero sciocco!
Con lo sguardo giunse fin dove la vista glielo consentiva, fu però quello che non riusciva a scorgere che lo turbò nel profondo dell’anima: una ferita che gli trapassava la carne da parte a parte, come una scossa elettrica. Un brivido lo pervase da cima a fondo, diffondendosi in ogni dove, facendosi strada, a poco a poco, attraverso ogni orifizio del suo corpo.
Era tutto lì e tutto era troppo. Lo sarebbe stato per chiunque. Né ieri né domani, adesso era solo adesso e, come mai prima d’allora, si trovava a dover affrontare una sfida del tutto fuori dalla sua portata; totalmente immerso nelle profondità di una nuova dimensione ai limiti del kafkiano, tutta da vivere per non morire.
Chiuse gli occhi e attese il giusto, un tempo che però non portò i benefici sperati poiché una volta riaperti tutto gli apparve identico a come l’aveva lasciato.
Difficile, se non impossibile, cogliere la dimensione esatta dello scorrere del tempo quando si è relegati all’interno di un delirio. Per uscire potrebbero servire pochi minuti, ore, giorni o addirittura o intere settimane. Una vita parallela racchiusa in un battito di ciglia senza fine, dove il tempo non esiste o semplicemente siamo noi a deciderne lo scorrere. Come in un sogno, o qualcosa del genere: quando si viaggia con la fantasia ci si può muovere senza limiti e confini, spostarsi a velocità supersoniche attraverso lo spazio-tempo del proprio essere. Tutte le nostre certezze, tutto quello che fa di ognuno di noi quel che siamo rischiano di sfuggirci di mano come polvere al vento, castelli incrollabili che diventano sabbia e sabbia che diventa pietra. Chi tenta di spiegarlo lo chiama inconscio, chi non lo fa si limita ad accoglierlo quando questo bussa alla propria porta.
Johnny strizzò forte gli occhi una volta ancora e più di prima, portandosi contemporaneamente la mano destra a ridosso della bocca, mordicchiandola con veemenza tra il polso e il pollice neanche fosse una succulenta coscia di pollo. Un meccanismo le cui dinamiche già ampiamente collaudate in passato, senz’altro discutibili e ai limiti del grottesco, si erano dimostrate il più delle volte funzionali alla causa e di grande efficacia. Era un modo come un altro per far ritorno in maniera piuttosto rapida dal suggestivo universo dettato, per lo più, da quelli che erano i propri incubi; laddove, seppur consapevolmente recluso, non riusciva a evadere con la sola forza della mente. Se la procedura veniva eseguita nel modo corretto, l’esperimento andava a buon fine, si faceva ritorno nel mondo reale e, a quel punto, non rimaneva che gettare nel dimenticatoio le eventuali scorie create dalla sua mente creativa.
Nata nel 1973 a Pescara, Flavia Florindi insegna italiano e latino. Ha frequentato i corsi di scrittura di Carola Susani, Manuela Salvi, Luca Mercadante e Giorgia Tribuiani. Nel 2018 ha pubblicato un romanzo fantasy con Watson Edizioni. L’11 settembre 2024 è uscito per Edizioni Piume un romanzo distopico per ragazzi, intitolato La libertà è una cosa seria.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito?
Nessun commento