Buongiorno Gattolettori,
finalmente
è venerdì, halloween è passato ma io ancora mi ritrovo nel mood Horror quindi perché non parlarvi di una ghost story
di Corrado Peli
Editore: Fanucci Editore
Prezzo: € 14,90 (ebook 6,99)
Sono iniziate le vacanze di Natale e nel casolare della famiglia di Marco regna il caos: Anna, sua sorella, continua a frequentare Attila Brusa mentre il padre Giuseppe subisce le insistenze di Luzio Brusa che vuole a tutti i costi i suoi terreni. Dopo qualche esitazione, Marco decide di indagare sulla morte di don Silvio – l’origine di tutta la faccenda – partendo da un crocifisso nero con un Cristo filiforme dagli occhi dipinti di rosso. Raduna così gli amici per far luce sulle vicende che affliggono Fossosecco da decenni, tra cui il suicidio di Pillari. Rosa, la vedova di Giorgio Pillari, rivela che il padre di Luzio Brusa, Oreste, credeva alle visioni del marito e fissò un incontro con lui: pochi giorni dopo Pillari venne trovato impiccato e Oreste fu ricoverato in una clinica privata dove in seguito fu dichiarato morto. Tra un’incursione notturna nel cimitero comunale, un’operazione di spionaggio nei magazzini del mattonificio e incontri sempre più inquietanti con i fantasmi, Marco e tutta la banda dovranno svelare una serie di segreti per risolvere il caso, aiutando così gli spiriti a trovare la pace.
"Il ponte dell'impiccato" di Corrado Peli è un thriller psicologico ambientato in una provincia italiana cupa e inquietante, che si intreccia perfettamente con i temi dell'orrore e del mistero. La storia ruota attorno al ritorno del protagonista, Marco, e dei suoi amici di Fossosecco, un luogo intriso di segreti e ricordi oscuri. Nonostante il nuovo inizio in questa piccola cittadina sembra curare l'animo di Marco, il ragazzo inizia ha percepire delle strane visioni. Riuscirà insime ai suoi amici a capire il mistero di queste visioni e a scoprire chi ha ucciso Don Silvio?
Uno degli elementi più forti del romanzo è sicuramente l'atmosfera, che l'autore costruisce con grande maestria. Fossosecco sembra quasi una presenza a sé stante, una cittadina immersa nella nebbia e nei non detti, dove ogni abitante nasconde qualcosa e ogni angolo del paese sembra ricordare tragedie passate. Il titolo stesso, "Il ponte dell'impiccato", evoca un luogo simbolico segnato da episodi inquietanti che si mescolano tra il reale e l'irreale.
L'autore gestisce bene i salti temporali tra il presente e gli anni '80, un decennio che rappresenta l'epoca dell'adolescenza del protagonista e che fa da sfondo ai misteri centrali della storia. L’autore riesce a farci vivere un'epoca passata senza cadere nella nostalgia fine a sé stessa, ma utilizzando il contesto per esplorare la psicologia dei personaggi, i loro traumi e i loro legami.
Il ritmo della narrazione è serrato, con colpi di scena e rivelazioni ben dosate che mantengono alta la tensione fino alla fine. I personaggi sono sfaccettati, soprattutto Marco, che si confronta con i fantasmi del passato e del presente e le sue paure più profonde. Il confine tra realtà e suggestione, tra ricordi e incubi, è labile, e Corrado Peli lo sfrutta per creare un senso di disorientamento che coinvolge il lettore.
Lo stile di Corrado Peli è semplice ma incisivo, capace di trasmettere angoscia e mistero con poche, efficaci descrizioni. Le atmosfere gotiche e cupe fanno da cornice a una narrazione che mantiene un equilibrio tra il giallo investigativo e l’horror psicologico.
In conclusione posso dirvi che "Il ponte dell'impiccato" è un romanzo che cattura moltissimo soprattutto grazie a un’ambientazione suggestiva e a un intreccio ben costruito. Se ti piacciono le storie di provincia, in cui il passato e i segreti nascosti si intrecciano con il presente, questo libro è perfetto per chi cerca un thriller ricco di suspense e tensione.
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