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PAGINA 69 #3

Eccomi nuovamente qui readers,
è arrivato infatti il momento della Rubrica dedicata ai nostri autori, Pagina 69. Oggi sul Blog abbiamo come ospite Giancarlo Bocchi e il suo libro: A cena con Picasso

Pagina 69

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Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
A CENA CON PICASSO - GIANCARLO BOCCHI


Editore
:
IMPLIBRI- Critical edizione
Genere: Narrativa
Prezzo:  Cartaceo € 16,00
Pagine: 108
Pubblicazione: 22 ottobre 2024

Se la vita, come ha scritto Paul Valéry, è l’arte dell’incontro, quella di "Marion" è stata l’arte dell’incontro con l’arte. Fatale la visione di Guernica, nel 1953 a Milano. Un colpo di fulmine. Da allora in poi, nel giovane comandante partigiano che aveva combattuto per la libertà contro ogni forma di oppressione, nasce la passione tenace e potente per l’arte e per la pittura, in particolare di Picasso e per il personaggio stesso di Picasso. Il racconto dell'arte dell'incontro e il ritratto di un uomo e del suo miglior amico, Pablo Picasso.


ESTRATTO
 
 
Tra arte e libertà il racconto dell’amicizia tra il "partigiano della pace” Pablo Picasso e un comandante partigiano italiano nel nuovo libro di Giancarlo Bocchi 



Se la vita, come ha scritto Paul Valéry, è l’arte dell’incontro, quella di Marion è stata l’arte dell’incontro con l’arte. Fatale la visione di Guernica, nel 1953 a Milano. Un colpo di fulmine. Da allora in poi, nel giovane ex comandante partigiano che aveva combattuto per la libertà contro ogni forma di oppressione, nasce la passione tenace e potente per l’arte e per la pittura, in particolare di Picasso, e per il personaggio stesso di Picasso. L’assillo, in un uomo tenace come lui, non può che farsi determinazione studiata e paziente a scoprire, collezionare, conoscere, ammirare l’arte, ma anche a cercare d’incontrare l’uomo che gli ha cambiato la vita, Pablo Picasso. 


Il racconto è quello di una passione ma anche di una ricerca incalzante, cocciuta e felice, che ha successo nel 1961, quando frutta al giovane antifascista, di umili origini, che ama l’arte e la libertà, il vincolo di amicizia con l’artista, “il partigiano della pace” simbolo di un intero secolo, che ribattezzerà Marion l’amico Mario Bocchi. È un incontro, quello tra il maestro andaluso e il giovane italiano, anche di comunanza di vedute. Mentre Marion nell’ottobre 1944 comandava un battaglione partigiano in audaci imprese, Picasso scriveva: «Non ho mai considerato la pittura come un’arte di semplice piacere, di distrazione; ho voluto con il disegno e con i colori, poiché queste erano le mie armi, penetrare sempre più profondamente nella coscienza del mondo e degli uomini, affinché questa conoscenza ci liberi tutti ogni giorno di più». 

La storia dell’amicizia tra i due è costellata di incontri che valgono una vita, come durante una cena del 1964 che rimarrà per sempre nella memoria di chi vi partecipò, avvenuta in un momento storico difficile: si parlava di colpo di Stato in Italia ma anche delle imprevedibili sorti della centralità culturale europea messa in discussione da un primo segnale, lo sbarco della Pop Art a Venezia. 

Pablo Picasso, straniero in Francia, ma più famoso e importante di tanti capi di Stato, era stato tenuto sotto sorveglianza dalla polizia francese fin dal 1901 in quanto anarchico, ma veniva spiato anche nel dopoguerra dai servizi segreti statunitensi, come prova l’esistenza di un voluminoso dossier su di lui presso l’FBI, ancora secretato. In questo libro si racconta altresì di un tentativo in cui era coinvolto anche l’allora vicepresidente degli Stati Uniti Richard Nixon, avvenuto durante la Guerra fredda, di convincere il maestro a passare dalla parte americana. Ovviamente Picasso rifiutò ogni proposta di cambiare bandiera.
In questo libro, disseminato d’informazioni inedite, si racconta anche di discussioni appassionate sull’arte e la politica, di episodi o momenti avvincenti, come ad esempio quando Marion vide per primo i capolavori dell’arte collezionati da Picasso, custoditi nel castello di Vauvenargues. La loro amicizia è immortalata da documenti preziosi come una cartolina spedita nel 1966 in Italia a Marion con la scritta svolazzante “Il tuo amico Picasso”. 

È raccontata anche “l’arte dell’incontro”, uno sguardo nuovo sulla creazione artistica del secolo scorso, ovvero la forza propulsiva da cui scaturirono le idee che rivoluzionarono l’arte e fecero sbocciare le avanguardie storiche. È un’arte ormai sconosciuta nel mondo d’oggi svuotato e dominato dagli sponsor, dalle mode e dal mercato.
Scrive l’autore del libro nell’introduzione: «come diceva il maestro andaluso, “Bisognerebbe poter mostrare i quadri che sono sotto il quadro” ... ma attualmente arrivano al successo in gran parte opere dove si vede solo quello che c’è, ossia prive di quella che è stata l’essenza stessa della grande arte delle avanguardie, l’invisibile». Un libro sull’arte dell’incontro e il ritratto di un uomo e del suo amico più caro, Pablo Picasso.


GIANCARLO BOCCHI


Giancarlo Bocchi, regista, saggista e scrittore, si è occupato fin dagli anni ’70 di arte, organizzando mostre museali, curando monografie e cataloghi, fondando la rivista di sociologia dell’arte TRA, incontrando maestri come Man Ray, filmando Paul Delvaux, André Masson e altri importanti artisti del Novecento. È autore di Arte e pratica politica (1978) e di numerosi saggi artistici. Ha realizzato tre film e una quarantina di documentari, alcuni dei quali sui conflitti degli ultimi trent’anni, trasmessi dai maggiori canali televisivi. Ha scritto diversi libri di ricerca storica e sulle guerre in varie parti del mondo. Ha pubblicato articoli e saggi su L’Espresso, La Repubblica, Il Diario, Il Fatto e Il Manifesto.
 

Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito? 

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